Il coro polifonico «Crypta Canonicorum»
deve il suo nome all’antico castello di Grottazzolina
(AP) edificato dai monaci farfensi intorno al sec. X.
Formatosi nell’ottobre del 1993, e costituitosi in
Associazione culturale-musicale il 13 luglio 1994, il
coro si dedica attraverso la ricerca e lo studio delle
fonti musicali dirette e indirette all’esecuzione del
repertorio corale che va dal gregoriano alla polifonia
primitiva, dalle forme medioevali monodiche e
polifoniche alla musica sacra e profana dell’Umanesimo e
Rinascimento, fino alla produzione musicale del periodo
Barocco. La scelta è dovuta alla volontà di seguire una
politica artistica di riscoperta e rivalutazione del
repertorio musicale antico poco conosciuto al pubblico,
poco eseguito e inedito, senza tralasciare le opere
minori della nostra civiltà musicale marchigiana.
Il coro ha partecipato a numerose rassegne e concorsi
regionali, nazionali e internazionali ottenendo ottimi
risultati tra i quali il 1° premio (sezione polifonia
sacra) al XVII Concorso Nazionale (1999) di Quartiano di
Mulazzano (LO). Ha vinto
per tre volte il premio A.R.Co.M. (Associazione
Regionale Cori Marchigiani), assegnato dalla commissione
artistica dell’Associazione Regionale Cori Marchigiani.
Dal 1998 organizza la manifestazione biennale “I
Luoghi del Canto Gregoriano nella Marca di Fermo”.
In occasione delle
celebrazioni del 500° anniversario della nascita dello
scrittore, poeta, commediografo e traduttore
civitanovese Annibal Caro, protagonista della cultura
italiana del 1500, il Collegium Vocale Crypta
Canonicorum, in
formazione solistica, ha eseguito in prima
esecuzione assoluta moderna il corpus dei
madrigali facenti parte della “Corona della Morte
dell’Illustre Signore, il Sig. Comendator Anibal Caro”,
pubblicata a Venezia nel 1568 per opera dell’editore
marchigiano Giulio Bonagiunta da S. Ginesio (MC).
Recentemente ha partecipato al I Festival di Musica
Antica di S. Stefano di Sessanio (AQ) e si è esibito,
insieme all’Aquila Altera Ensemble nella 62°
stagione concertistica della “B. Barattelli” di
L’Aquila con un programma incentrato sulle relazioni tra
il canto gregoriano e le Cantigas de Santa
Maria. Dal 2006 il coro si sta dedicando allo studio
del repertorio degli antichi maestri franco-fiamminghi
leggendo direttamente dai manoscritti in notazione
mensurale bianca e secondo la disposizione “a libro
corale” per ricercare sonorità il più possibile
vicine a quelle delle antiche cappelle musicali.
Da ottobre 2013 al luglio 2014 il coro
ha festeggiato il
ventennale |